«Se non la smetti di attuare la politica di genocidio nei confronti del Sud, con la
nostra potenza di fuoco noi vi uccideremo. Siamo la mafia, noi siamo italiani e voi
no. Non ci costa niente uccidervi, faremmo anzi del bene all’Italia». E’ questo il
testo del messaggio ricevuto dal ministro per gli Affari Regionali, Roberto
Calderoli, grande promotore dell’autonomia differenziata; un messaggio in
stampatello, su foglio a quadretti, in un italiano incerto.
Condanniamo questa minaccia al ministro. Ricordiamo però che le mafie non
hanno che da guadagnare dall’aumento delle diseguaglianze e delle povertà,
nonché dalla devastazione del territorio e da varie altre conseguenze che
l’autonomia differenziata porterà con sé, come la separazione tra territori e
persone.
Riteniamo quindi questa non solo una provocazione nei confronti del ministro, ma
anche della nostra lotta di opposizione, condotta da 5 anni con metodo e spirito
intransigentemente democratici.

I Comitati per il Ritiro di ogni Autonomia Differenziata, l’unità della Repubblica,
l’Uguaglianza dei Diritti

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