Venerdì 5 aprile a Mestre (VE), presso la sede di Rifondazione Comunista di via Buccari, si è svolto un incontro sul tema dell’autonomia differenziata al quale hanno partecipato rappresentanti di sindacati, partiti, associazioni, singole persone interessate. 

È stato un momento di confronto su una tematica molto importante che riguarderà la vita concreta di tutte le cittadine e i cittadini della Repubblica, spesso ancora inconsapevoli delle conseguenze che essa porterà.

Infatti il ddl Calderoli, approvato dal Senato e che arriverà alla Camera fra pochi giorni, (attraverso cui si vorrebbe dare il via alla formalizzazione di nuove intese tra regioni e governo, al perfezionamento di quelle già stipulate da Veneto, Emilia Romagna e Lombardia e all’intero processo di regionalismo differenziato) riguarda ben 23 materie, tra le quali ambiente, scuola, sanità, tutela e sicurezza del lavoro, servizi pubblici essenziali per la vita quotidiana di noi tutti.

Il percorso delineato nel disegno di legge relega il Parlamento a semplice dispensatore di pareri, evita il confronto con le Province ed i Comuni, non prevede il coinvolgimento dei sindacati, delle associazioni, degli enti del terzo settore, affossa il dibattito pubblico.  

Al termine di un proficuo dibattito, come già avvenuto in altre regioni,  i presenti hanno deciso di avviare la costituzione del Tavolo NO AD del Veneto.

I promotori sono, al momento, i seguenti soggetti: ANPI sezione di Este, Cobas scuola del Veneto, Comitato Padova per la Costituzione, COVESAP (Coordinamento Veneto Sanità Pubblica), Giuristi Democratici, Movimento 5 Stelle, Potere al Popolo, Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana, USB

Le associazioni, i sindacati, i partiti che intendono aderire al Tavolo NO AD possono farlo scrivendo una mail di adesione a Carlo Salmaso:  gioca.salmaso@gmail.com

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