FERMIAMO il DDL Calderoli sull’AUTONOMIA DIFFERENZIATA

Il 29 aprile il ddl Calderoli entra in Aula alla Camera, dopo la tornata di audizioni che hanno per l’ennesima volta registrato una netta prevalenza di coloro che dicono NO all’autonomia differenziata. Il governo ha deciso di andare avanti, nonostante pronunciamenti ed evidenze che mettono in luce le conseguenze disastrose che l’autonomia determinerà sulle esistenze delle persone, ovunque risiedano; sulla istituzionalizzazione delle diseguaglianze già enormi che caratterizzano il Paese; sul bilancio dello Stato, sul caos amministrativo che provocheranno le 20 legislazioni diverse dei nuovi 20 staterelli. 

Nonostante l’autonomia differenziata abbia conquistato le prime pagine, il duo Meloni – Salvini, grazie al loro patto scellerato tra autonomia differenziata e premierato assoluto, conta per approvare il ddl Calderoli sulla scarsa consapevolezza dei colpi che verranno inferti alle istituzioni democratiche. Il governo non si ferma neppure di fronte alle dure critiche della CEI, dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio, della Banca d’Italia, della stessa Confindustria. Il governo va avanti nonostante le contraddizioni interne, in primis quelle di Forza Italia e della Regione Calabria, che non accetta l’AD, se prima non saranno determinati e garantiti i Livelli Essenziali delle Prestazioni. Il governo va avanti calpestando lo stesso Regolamento della Camera, come è avvenuto con l’emendamento della on. Auriemma, che si vuole cancellare nonostante sia stato approvato dalla Commissione, per evitare che torni al Senato.

I Comitati per il Ritiro di Ogni Autonomia Differenziata e il Tavolo NO Ad saranno ancora una volta in piazza il 29 aprile, dalle 15,30, a sottolineare la costanza delle proprie ragioni. Lo faranno con presidi in molte città italiane, a cominciare da Roma dove, in Piazza della Rotonda, confluiranno – oltre che rappresentanti di sindacati, partiti politici, associazioni e comitati – diversi esponenti dell’opposizione parlamentare, PD, M5S, AVS. Da Napoli a Bologna, da Bari a Venezia, da Catania a Torino, Trieste, Catanzaro, passando per Berlino, Bruxelles e Francoforte si alzerà la voce di quanti, da anni, ribadiscono l’irrinunciabilità dei principi dell’uguaglianza e della solidarietà: la Repubblica non si taglia! La Repubblica è una e indivisibile.  

Tavolo No Autonomia differenziata

Comitato Nazionale per il ritiro di qualunque Autonomia differenziata, luguaglianza dei diritti e lunità della Repubblica

Lascia un commento