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Sabato 16 marzo, piรน di cinquemila persone, tra cui liberi cittadini, comitati civici, sindaci, consiglieri comunali, associazioni e sindacati hanno partecipato a Napoli ad una manifestazione organizzata dai Comitati contro lโ€™autonomia regionale differenziata, che รจ in discussione al Parlamento.
Alla manifestazione cโ€™eravamo anche noi, quasi sessanta studenti del Liceo Artistico โ€œFederico II, Stupor mundiโ€ di Corato. Siamo stati accolti dai promotori della manifestazione, dai giornalisti efotografi con stupore e grande curiositร , quasi fossimo una specie rara. รˆ vero, ci siamo presentati con i volti dipinti con i colori della bandiera italiana, con uno striscione di oltre 8 metri col disegno dellโ€™Italia unita e 20 altri piรน piccoli che riportavano ciascuno una regione per rappresentare una Italia pre-risorgimentale e post decreto Calderoli, costituita da tanti staterelli regionaliโ€ฆ ma non pensavamodi essere catapultati al centro dellโ€™attenzione del corteo. Ce ne siamo resi conto subito, perchรฉ il mondo della scuola non risultava ufficialmente rappresentato salvo partecipazioni individuali.
Perchรฉ la scuola era assente? Dovโ€™erano gli studenti, specialmente quelli del sud con i loro professori, che saranno duramente colpiti dalla autonomia differenziata? Perchรฉ nellโ€™ora di educazione civica ci parlano di tutto, tranne di ciรฒ che mina lโ€™unitร  della Repubblica e i principi fondamentali della nostra Costituzione?
A scuola ci inondano di ore e ore di progetti, PCTO, orientamenti in entrata e in uscita, prove invalsi, interrogazioni e verifiche eccโ€ฆ ma veniamo privati della consapevolezza di essere sullโ€™orlo di un precipizio che ci trasformerร  in cittadini di serie B, e che la nostra dignitร  dipenderร  dalla fortuna o dalla sfortuna di risiedere in una regione piuttosto che in unโ€™altra.
Per noi, รจ stato un giorno di grande e gioiosa partecipazione democratica e civile, un laboratorio a tutti gli effetti di cittadinanza attiva in cui avremmo gradito anche la presenza dei docenti.

Abbiamo partecipato alla manifestazione di Napoli perchรฉ ci sentiamo responsabili del futuro della nostraRepubblica, che non puรฒ essere deciso senza di noi, per noi e su di noi, perciรฒ abbiamo studiato lโ€™autonomia differenziata e con coraggio abbiamo preso la parola davanti a piรน di cinquemila persone in questo modo:
โ€œCon lโ€™autonomia regionale differenziata le autonomie aumenteranno e andranno a discapito non solo del sud ma anche del nord, perchรฉ il nord ha bisogno di noi, delle nostre risorse, dei nostri prodotti. Si vedranno subito i risultati di questa autonomia e noi non permetteremo che metterร  in ginocchio il nostro Paeseโ€ (Giulia Dargenio).
โ€œParlo a nome di tutti gli studenti e i giovani che si trovano uniti nella lotta per un futuro stabile e certo. Noi siamo i prossimi politici, i prossimi lavoratori, coloro che manderanno avanti il nostroPaese. Ma come potremo portare avanti questo Paese se sarร  frammentato e diviso? Siamo qui oggiperchรฉ vogliamo un futuro con opportunitร  e diritti uguali in tutto il Paese. รˆ un nostro diritto. Soprattutto, non vogliamo il razzismo nel nostro stesso Paese. Vogliamo continuare ad amare tutta lโ€™Italia unita e collaborativaโ€ (Giorgia Piarulli).
โ€œOggi, dinanzi a tutta lโ€™Italia, vogliamo ricordare che il nostro Paese รจ uno e indivisibile e vogliamo ricordare a chi vuole dividere il nostro Paese che non ci riuscirร  perchรฉ noi sappiamo che cosa significa tenere stretti i nostri diritti e ricordiamoci che lโ€™uguaglianza e la libertร  sono i pilastri del nostro Paeseโ€
(Nicola Tacchio, rappresentate dโ€™Istituto).

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